[TYPO3-UG Italy] libro ExtBase / Fluid in ... INGLESE!

Ivano Luberti luberti at archicoop.it
Wed Nov 24 17:19:34 CET 2010


Tonino e tutti: io sono uno sviluppatore (Java, ma ho anche esperienze
in  php, .NET, Delphi, Javascript.....).
Mi sono laureato a suo tempo in Scienze dell'Informazione e quindi il
mio approccio culturale e quello di un informatico, prima che
sviluppatore web.
Scrivo queste cose perche' sulla ml non sono conosciuto e sapere da dove
uno proviene aiuta a capire quello che scrive.

Nella mia societa' non abbiamo mai trovato un CMS con la completezza di
funzionalita' di Typo3 e scritto in Java e quindi mi sto formando
(obtorto collo, detto sinceramente, perche' il PHP proprio non mi piace)
su Typo3.

Da quello che ho sperimentato nelle versioni 4.x, Typo3 ha necessita'
nella fase di sviluppo di un sito di 2 tipi di professionalita': un
grafico per (X)HTML e CSS ed un tecnico typo3 che non deve essere
necessariamente un informatico, fino a che non si deve mettere le mani
nelle estensioni o svilupparne di nuove.

Infatti per me TypoScript per quanto potentissimo, richiede un salto
logico anche ad un programmatore. Qualunque cosa vada nella direzione di
portare la personalizzazione di Typo3 verso un linguaggio di
programmazione piuttosto che verso TypoScript  per me e' ben accetta. O
meglio qualunque scelta vada nella direzione di consentire entrambi gli
approcci sarebbe benvenuta.
Proprio per definire meglio le competenze necessarie a sviluppare un
sito in typo3 e renderlo adattabile a varie realta'.

Sapevo che Typo3 5 e' stato scritto da zero invece di utilizzare un
framework (o piu' framework, anche gli ORM sono framework, per esempio)
e l'ho sempre trovata una soluzione presuntuosa, ma questo non vuol dire
che non sara' efficace. Le metodologie per me non significano nulla in
termini di risultato se non si guarda chi le applica. Sulla carta DDD
sara' anche inadatta per quello che dice Toni ma se chi l'ha usata la sa
usare bene, produrra' risultati buoni.

Certo che utilizzare Symfony (con cui ho lavorato 3 anni fa) sarebbe
stata una buona idea, perche' poteva significare fare in modo che gli
sviluppatori di estensioni potessero appoggiarsi ad un framework con
tutti i tools e la relativa documentazione gia' pronta.
Cioe' si sarebbe potuto avere un CMS ed un Framework allo stesso tempo.
E poi perche' e' accettabile farlo per il Javascript con ExtJs e non per
la parte server?

Vedo le varie guerre di religione sui Framework Java e mi rendo conto
che quando si sceglie uno strumento non si sceglie il migliore ma quello
a cui si riesce ad adattarsi piu' facilmente, in base alla propria
preparazione tecnica e logica di ragionamento. Raramente la scelta
dipende dal progetto (dal cliente) piu' spesso dipende da chi lo deve
implementare. Che e' poi quello che dice Tonix (credo) e sembra anche la
motivazione principale per come la esprime Lemke
(http://typo3.org/fileadmin/t3n/articles/t3n_nr11_interview_robert_lemke.pdf):
pero' a Tonix sembra che lo stesso ragionamento applicato alla scelta
fatta dagli sviluppatori Typo3 non vada bene.

Secondo me la scelta di mantenere in piedi Typo3 e Flow, non serve solo
per tutelare chi non puo' passare a Flow perche' costerebbe troppo
convertire i vecchi progetti, ma anche per il fatto che le due filosofie
sono completamente diverse, da quello che leggo, e chi si e' adattato
bene alla prima non e' detto che faccia altrettanto con la seconda.

Detto questo mi sembra che la vera obiezione che potrebbe essere
oggettivamente insindacabile di Tonix e' quella sulla sicurezza, pero'
non e' motivata con gli argomenti necessari, almeno su questa ml.


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dott. Ivano Mario Luberti
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